M5S: Ex attivista querela il senatore Michele Giarrusso

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Dopo il caso di Laura Castelli a Torino che presto dovrà affrontare un processo, ancora brutte notizie per il M5S nel campo della diffamazione. Questa volta, ad essere querelato è stato un senatore pentastellato.

Debora Borgese, ex attivista M5S, oggi ha infatti sporto denuncia per diffamazione aggravata contro il senatore ed esponente di spicco del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso.

Così, attraverso il suo profilo Fakebook, Debora Borgese, giornalista, blogger e speaker radiofonica, ha informato di avere depositato l’esposto contro l’esponente grillino:

“La prima forma di violenza è quella che passa dalla parola: la denuncia, il solo modo per combatterla.

Come annunciato ieri, in data odierna, presso la Procura della Repubblica di Catania, ho presentato esposto per diffamazione aggravata nei confronti del senatore Mario Michele Giarrusso del MoVimento 5 Stelle: in modo reiterato, ha mosso gravissimi insulti sessisti nei miei riguardi e divulgato falsità che danneggiano la mia onorabilità di donna e di professionista nell’ambito della comunicazione politica. 
A breve verrà battuta l’Ansa per conoscere ulteriori dettagli”

Debora Borgese

Giarrusso diffamazione

Va comunque detto che il senatore nei suoi post non scrive mai il nome della donna che tuttavia si riconosce nei riferimenti forniti dal senatore, sia nel cognome che in una vignetta che la ritrae in volto, oltre che in riferimento all’attività di blogger.

La donna, a suffragio della propria accusa, ha allegato alla denuncia, presentata oggi alla Procura Distrettuale di Catania, alcuni screenshot di post e commenti pubblicati su Facebook nei quali Giarrusso, secondo l’ex attivista M5S, avrebbe usato epiteti diffamanti, definendola “madame Pompadour”, scrivendo che “a solo nominarla accadono disgrazie” e sostenendo che sia “una finta seguace di Robespierre e vera stipendiata da Fratelli d’Italia”.

Ma la donna non ci sta a subire in silenzio queste accuse per lei infamanti. E così “Il senatore è stato più volte ripreso per gli insulti rivolti contro la mia persona da chi mi ha segnalato i suoi post. Essendo stata bannata non ho avuto la possibilità di potermi difendere dagli insulti sessisti e dalle falsità che screditano la mia professione. Per queste ragioni, ho dato mandato al mio avvocato, Monica Foti, di intervenire nelle opportune sedi” conclude la giovane donna.

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