Al termine delle indagini, la Procura di Torino procede con gli avvisi di garanzia. Sono in tutto quindici gli indagati verso il rinvio a giudizio per la morte di una donna di 38 anni e il ferimento di 1.526 tifosi.
I fatti risalgono al 3 giugno 2017 quando durante la proiezione pubblica della finale di Champions League tra la Juventus e il Real Madrid, 1.526 tifosi rimasero feriti, perlopiù a causa dei cocci di vetro disseminati nella piazza, e una donna morì dopo 12 giorni di agonia.
Uno dei quindici avvisi di garanzia è stato recapitato proprio alla sindaca di Torino Chiara Appendino. In una nota, è la stessa prima cittadina di Torino a darne notizia:
“Ieri sera mi è stato notificato dalla Procura di Torino l’atto con la chiusura delle indagini per piazza San Carlo. Resto a disposizione della magistratura, come lo sono sempre stata”.
Restano confermate per Chiara Appendino le accuse di omicidio, lesioni e disastro colposi.
Gli stessi reati vengono contestati all’ex questore Angelo Sanna e a due dirigenti dell’ente del Comune di Torino, Alberto Montagnese e Danilo Bessone, che si occuparono dell’organizzazione dell’evento nella Piazza dove si verificò la tragedia.
Anche l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana è stato raggiunto dalla stesso avviso di garanzia.
L’avviso di garanzia generalmente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.