La ricandidatura di Donald Trump alle presidenziali del 2020 non appare ad oggi così scontata.
Una vasta schiera di deputati e senatori repubblicani non sembra al momento disposta a sostenere la ricandidatura del Presidente Donald Trump.
Nelle interviste rilasciate negli ultimi mesi, diversi membri del “Grand Old Party”, si sono rifiutati di dichiarare pubblicamente il loro sostegno alla ricandidatura del Tycoon.
Si tratta di una novità per il panorama politico americano, i membri del Congresso infatti si sono quasi sempre resi disponibili ad appoggiare pubblicamente la ricandidatura per un secondo mandato del Presidente.
Nonostante il gelo dei Repubblicani, alla Casa Bianca si sta già lavorando per le presidenziali del 2020. È stato assunto un direttore della campagna che sta raccogliendo fondi e organizzando manifestazioni, lo stesso Donald Trump ha più volte dichiarato che si ricandiderà.
Lo stallo venutosi a verificare evidenzia, ancora una volta, l’imbarazzo che molti repubblicani provano rispetto alle molteplici battaglie legali e agli scandali che hanno coinvolto il Presidente in carica. I membri del “Grand Old party” ritengono infatti che alcune di queste vicende potrebbero, nel tempo, minare sensibilmente la credibilità del Presidente, mettendone a rischio la rielezione.
Le elezioni di medio termine di quest’anno, molto probabilmente, determineranno in un senso o nell’altro, le dinamiche all’interno del Partito Repubblicano.
Al momento Donald Trump non può ritenersi al sicuro.