Ricomincia la campagna elettorale. Il capo politico del M5s, Luigi Di Maio stoppa a qualsiasi ipotesi con tutti dentro definendo i partiti che lo sosterrebbero “traditori del popolo”.
Beppe Grillo, che si era temporaneamente fatto da parte, ritorna in campo urlando al “golpe” portato avanti attraverso la legge elettorale denominata Rosatellum. E come se non bastasse, ripropone l’ennesimo referendum sull’Euro.
A rispondere a questo fuoco di fila scende in campo l’ex segretario del PD Matteo Renzi con un post su Facebook che fa anche una breve analisi della situazione politica e che rivendica in modo deciso “l’orgoglio” di aver stoppato qualsiasi trattativa con il M5S.
“Per due mesi hanno fatto i bravi, “gli istituzionali”. Oggi capiscono finalmente di non avere i numeri per Palazzo Chigi e quindi sbroccano. Beppe Grillo addirittura torna a proporre referendum sull’Euro e accusa gli altri partiti di Colpo di Stato per la legge elettorale, dimenticando che grazie al Rosatellum i Cinque Stelle hanno preso il 36% dei seggi, nonostante si siano fermati al 32% dei voti. Contrordine dal Blog: il PD torna a essere un partito di delinquenti, non più il compagno di strada verso il Governo. Sui social tornano gli insulti, le campagne di odio condotte dai finti profili, il giustizialismo.
Quando vedo certe capriole, sono orgoglioso di aver contribuito – insieme a tanti altri militanti – a evitare l’accordo tra il PD e i Cinque Stelle. Lo ripeto: sono orgoglioso.
Perché non è stata una ripicca, ma solo una constatazione: rispetto ai dirigenti Cinque Stelle noi abbiamo una diversa concezione dell’Europa, del lavoro, del futuro, dei diritti, della lotta politica contro gli avversari.
Massimo rispetto per gli elettori che hanno scelto i Cinque Stelle. Se hanno i numeri per governare, governino. Ma massimo rispetto anche per chi non vuole finire la propria esperienza come partner di minoranza della Casaleggio e Associati srl. Buona giornata, amici”.Matteo Renzi
La situazione politica quindi si fa sempre più complicata per il Presidente Mattarella a cui resta l’onere di trovare una soluzione per uscire da questo stallo politico che non permette la formazione di un Governo. Lunedì, ultimo giro di consultazioni e poi la decisione: governo del presidente o ritorno alle urne.
Voi che ne pensate? Cosa preferireste fra le due ipotesi?
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