Sindaca Raggi su manifestanti #romadicebasta: “orfani di Mafia Capitale”

CONDIVIDI CON I TUOI AMICI

La sindaca di Roma Raggi ha pubblicato un post spettacolare. Non credo sia scritto di suo pugno. Ma evidentemente “la manina” è di qualcuno della srl milanese approdato in qualche palazzo del potere romano.

Ci sono tutti gli stilemi dell’inedito M5S di lotta e di governo. Dall’ossessione per il PD, al “cambiamento epocale” -sì, ha scritto proprio così- che sta portando avanti a Roma. Le parole chiave del momento ci sono tutte: “radical chic”,“le borsette griffate”, addirittura i malefici “barboncini“, che oggi scopriamo rappresentare, nella simbologia grillesca, i “poteri forti”… povere bestie.

E così, per l’innocente Virginia che mai ha colpa di niente, tutti i cittadini esasperati che oggi si sono radunati pacificamente ed hanno manifestato il proprio sdegno per una città in completo stato di abbandono, diventano automaticamente gli “orfani di Mafia Capitale”, che vorrebbero “il ritorno di Buzzi e Carminati”.

Tutti, indistintamente, vengono accomunati in questa indegna accusa agli elettori del Partito Democratico.

E chi se ne frega se magari è pieno di gente che il PD non l’ha nemmeno votato e mai lo voterebbe. Di persone che avevano sostenuto proprio questa giunta e che oggi, semplicemente, non ne possono più di aspettare per ore autobus che prendono fuoco.

Tutti orfani dei mafiosi. Una mancanza di rispetto inaccettabile per chi è costretto a vivere in mezzo all’immondizia e a fare quotidianamente le gimcane per non distruggere la macchina o rimanerci secco col motorino.

Ma d’altronde, cosa aspettarsi da una sindaca che nel bel mezzo di una tragedia, come la rottura di una scala mobile della metro, dove ci sono decine di feriti, uno che rischia un’amputazione, come prima cosa, anziché chiedere scusa, addossa la colpa alle vittime, con una becera menzogna. Accusandole, addirittura, di aver causato l’incidente saltellando. Smentita subito da video e testimoni. La miseria umana.
Cosa aspettarsi da chi dichiara di aver fatto “la guerra ai clan Spada e Casamonica” e poi si dimentica di far costituire il Comune parte civile nei processi. Parole e fatti che, come due rette parallele, non si incontrano mai.
Comunque, resta un bel post indignato come ai bei tempi del blog di Grillo, non c’è che dire. Di quelli che prendono molti like. Ma che somiglia terribilmente all’epitaffio della carriera politica della Sindaca.
CONDIVIDI CON I TUOI AMICI

Commenta questo articolo

Leave a Reply