Il titolare dell’attività: “È una questione di dignità. Quando gli ho detto dei commenti si è messo a piangere, non voleva più venire a lavorare, l’abbiamo convinto a rimanere”.
Ha dell’incredibile questo ennesimo episodio di razzismo raccontato dal Corriere della Sera. Solo che questa volta coinvolge tutto il paese di Montescudo-Montecolombo in provincia di Rimini.
Un ristoratore decide di assumere un ragazzo volenteroso di origini africane come pizzaiolo. Ma da quel momento il locale viene boicottato dai clienti. E col tempo si va svuotando. A raccontare l’accaduto è lo stesso proprietario Riccardo Lanzafame, che da diversi anni gestisce una storica Locanda Malatesta.
Il giovane assunto si trova in Italia con un regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari e da circa due anni studia in un istituto alberghiero della zona. Lanzafame, vedendo in lui un ragazzo volenteroso e perbene, ha deciso di assumerlo per fare le pizze. E così, appena si è diffusa la voce in paese, anche attraverso alcuni post su facebook circolati in alcuni gruppi locali, i clienti hanno comincia a diminuire. Lanzafame non se lo spiega, perchè le pizze sono fatte bene e il servizio è quello impeccabile di sempre. E allora il motivo può essere solo quello. Non piace il pizzaiolo di colore.
È un ragazzo bravissimo, sa fare le pizze. Quando gli ho detto dei commenti si è messo a piangere, non voleva più venire a lavorare, l’abbiamo convinto a restare. Perché questo razzismo? Le persone devono farsi un esame di coscienza. Ha spiegato Lanzafame. Incredulo, però ha voluto reagire a questa deriva che non accetta nel suo paese. Ed ha attaccato un cartello all’ingresso del locale con su scritto:
“In questo locale abbiamo assunto un ragazzino africano, se sei razzista non entrare”.
“Lo dovevo fare, è una questione di dignità, non si può attaccare un ragazzo di colore: è razzismo. E per me è inaccettabile” ha concluso Lanzafame con l’amarezza negli occhi.
A Lanzafame va la nostra solidarietà con la promessa di andare presto a mangiare la pizza da lui.
Mi sembra assurdo,io dovunque vedo gente non nata qui al lavoro,vedo le prenotazioni piene su tutte le navi da crociera il cui personale è di tutte le razze umane,vedo i circhi equestri pieni di genitori che vi portano i figli e pochi sono i bianchi fra il personale di servizio.
Per non parlare di tutto il settore agroalimentare ove, almeno da noi,la raccolta è fatta da tutti gli abitanti delle tendopoli …