Cucchi, il carabiniere Tedesco: «A Stefano schiaffi e un calcio in faccia, da allora vivo nella paura dei colleghi».

È un racconto drammatico ma liberatorio quello del vicebrigadiere che ammette di aver avuto paura di parlare, soprattutto dopo la sparizione della sua relazione di servizio. Le sue parole, svelano finalmente la verità taciuta e squarciano il silenzio sulla vicenda Cucchi. Vicenda che è stata oggetto delle peggiori uscite politiche di tutti i tempi. Qui ci limitiamo a ricordare solo quelle più miserabili fatte da Matteo Salvini, attuale ministro dell’Interno e Carlo Giovanardi ex senatore.

“Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo. La sorella di Cucchi si dovrebbe vergognare per quanto mi riguarda. Difficile pensare chi ci siano stati carabinieri che per il gusto di pestare abbiano pestato.”

Era il 4 Gennaio 2016 quando si espresse in questo modo vergognoso a proposito del caso Cucchi.

Ma Giovanardi riuscì persino a fare di peggio con una sequenza di dichiarazioni agghiacciante e prive di sensibilità e rispetto per il dolore della famiglia Cucchi.

“Gli unici a picchiare Cucchi sono stati i suoi amici spacciatori.

Come succede sempre in Italia su fatti come questi, si costruisce una carriera politica e la sorella è diventata capolista di un partito. Era evidente che sarebbe finita così. Suo fratello è una vittima, era una persona malata, ha tentato più volte di recuperarsi, ha avuto una vita difficile da TOSSICO e SPACCIATORE. Ma da questo alla Provincia di Roma che gli voleva intitolare le scuole come se fosse un esempio ai giovani, non ci sto.

A seguito della pubblicazione il senatore Giovanardi ci comunica che non intende in alcun modo scusarsi. 

Daniele Cinà

Storyteller & Digital Strategist

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