Secondo un sondaggio di Nando Pagnoncelli, pubblicato oggi dal Corriere della Sera, la Lega di Salvini perde ben 6 punti rispetto all’ultima rilevazione.
Per il noto sondaggista, “il segretario della Lega ha esasperato i toni, sia in termini di modalità, con una comunicazione sempre più diretta, che di posizionamento politico, con un sempre più netto spostamento a destra. Il vicepremier Di Maio ha ripreso un ruolo da protagonista, tenendo il punto su molte questioni e in particolare ottenendo la testa del sottosegretario Siri.
Rispetto a poco meno di un mese fa la Lega fa segnare un pesante arretramento: era allora al suo punto più alto, con un consenso potenziale di quasi il 37%, oggi cala, in poche settimane, a poco meno del 31%.
Il caso Siri, si è fatto dunque sentire nell’elettorato. A pesare sono anche state le esternazioni di tolleranza verso movimenti neofascisti, che evidentemente hanno infastidito l’elettorato più moderato.
Il Movimento 5 stelle invece “conferma la ripresa di consenso che già avevamo registrato il mese scorso. Oggi è accreditato del 25% circa, con una crescita di quasi tre punti in poche settimane. Si conferma quindi la bontà della strategia del vicepremier, tornato alla ribalta con evidenza e che riesce a posizionare politicamente in maniera più netta e riconoscibile la propria formazione, proprio distinguendosi dalla Lega: dal tema della corruzione, alle posizioni antifasciste prese in particolare in occasione del 25 Aprile, alla distinzione sui temi dei diritti, sino agli ultimi distinguo sulla cannabis light.
Pallida ripresa invece per il Partito Democratico che registra una piccola crescita rispetto al dato del mese scorso e supera il 20%. “Con l’elezione del nuovo segretario – continua Pagnoncelli – consolida un campo e riaggrega un elettorato fino a poco fa deluso e senza riferimenti solidi.
Forza Italia si posiziona sotto l’8% “e non è facile prevedere se ci potranno essere ricadute delle vicende lombarde che coinvolgono soprattutto questo partito”, conclude Pagnoncelli