Open Arms, Matteo Salvini indagato per sequestro di persona.
È questo il reato ipotizzato dai pm per “i pubblici ufficiali in corso di identificazione” che hanno trattenuto i 150 migranti a bordo della Ong spagnola Open Arms a largo di Lampedusa.
Alcune settimane fa l’imbarcazione dell’ong spagnola attese nel Mediterraneo per 19 giorni un porto sicuro, dove far sbarcare i migranti che aveva salvato.
La risposta del leader della Lega su Facebook: “Nessun problema, nessun dubbio, nessuna paura. Difendere i confini e la sicurezza dell’Italia per me è stato, è e sarà sempre un orgoglio!”
E così, nel giorno in cui viene conferito l’incarico per formare il nuovo governo al premier designato Conte, i pm aprono un nuovo fascicolo contro il leader della Lega, Matteo Salvini.
È lo stesso ministro dell’Interno uscente a darne notizia tramite Facebook.
La procura di Agrigento, infatti, oltre a disporre il sequestro preventivo della nave, per garantire la salute fisica e psicologica dei profughi a bordo dell’imbarcazione, aveva aperto anche un’inchiesta per “abuso di ufficio contro ignoti”.
Il gip Stefano Zammuto scrive: “Sussiste il fumus del reato di sequestro di persona da parte dei pubblici ufficiali in corso di identificazione sulla base del fatto che il Tar aveva sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali e i migranti sono, quindi, stati trattenuti indebitamente dal 14 agosto”. Secondo il giudice “è stato omesso il preciso obbligo di individuare un porto sicuro spettante all’Italia in quanto primo porto di approdo in base al trattato di Dublino”.
I migranti, secondo il provvedimento, sono stati “costretti a bordo per un apprezzabile lasso di tempo contro la loro volontà”.
Insomma, guai in vista per il ministro dell’Interno in uscita dal Viminale.