Salvini e Tria salvano Casapound dallo sgombero: “non prioritario, palazzo è pulito”

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Sono arrivati al potere gridando nelle strade e in ogni dove “onestà, onestà”, ma stanno contraddicendo sistematicamente tutti i loro principi, soprattutto quelli di ordine morale. L’ultimo, il clamoroso boomerang del salvataggio di Salvini, che ha distrutto anni di retorica sui politici che devono essere uguali ai cittadini. “Basta privilegi, via la casta”, ricordate?
E invece, alla prima occasione, si salva dal processo il ministro Salvini, nascondendosi persino dietro il televoto di Casaleggio. Come un Berlusconi qualunque, un Salvini neo nipote di Mubarak.
Senza considerare l’approvazione del condono per le case abusive di Ischia (voluto da Di Maio) e dei condoni fiscali (voluti da Salvini) che mortificano i cittadini onesti che pagano sempre regolarmente tutte le tasse.

L’abbraccio di Salvini e Di Maio si sta rivelando letale per il movimento che dell’onestà ha fatto le sue fondamenta.

E oggi un altro bel colpo di RUSPA a questa impalcatura sempre più traballante del Movimento 5 stelle.
Il ministro Tria, con una lettera indirizzata alla sindaca Raggi, salva dallo sfatto Casapound che abusivamente occupa un intero stabile in centro a Roma dal 2003.

La motivazione: “Il Palazzo è stabile e pulito, non è priorità per prefettura e demanio”. Incredibile.

E così, dopo avere scoperto che se fai il ministro puoi sequestrare su una nave centinaia di persone senza pagarne le conseguenze, oggi scopriamo pure che puoi occupare un palazzo in centro e dormire sonni tranquilli. Basta tenere pulito l’immobile ed essere amici di Salvini, come dimostra questo scatto di un’amabile serata di giubilo. Questa foto è di qualche anno fa. Nella prossima, insieme a loro, ci saranno anche Di Maio e Di Battista. Che se no, s’offendono…

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