Ucciso carabiniere in una sparatoria nel Foggiano. Arrestato un uomo

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Ucciso carabiniere in una sparatoria a Cagnano Varano, nel foggiano. La vittima un maresciallo di 46 anni

Era in servizio presso la stazione di Cagnano Varano. Sparatoria nella piazza principale del paese, arrestato un pregiudicato

Un conflitto a fuoco nella piazza principale di Cagnano Varano, un paesino in provincia di Foggia. A terra è rimasto un maresciallo dei carabinieri di nome Vincenzo Di Gennaro, 47 anni. Subito dopo è stato fermato un uomo, un pregiudicato di 67 anni, principale indiziato dell’uccisione del maresciallo. Nel conflitto a fuoco ferito un altro carabiniere,Pasquale Casertano, che si trovava nell’auto della pattuglia insieme con il maresciallo Di Gennaro. Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto subito inviare un messaggio al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri per manifestare il cordorglio: “Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico episodio di Cagnano Varano nel quale è rimasto ucciso il Maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro e ferito il carabiniere Pasquale Casertano. In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale, e all’Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del Maresciallo Maggiore di Gennaro le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al militare ferito un augurio di pronto ristabilimento”.

Commovente, il ricordo dell’Arma sul profilo ufficiale dei Carabinieri

“Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare. Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione.
Il maresciallo era celibe e non lascia figli, diranno le prime note di agenzia. Ma tutti noi ne siamo orfani. I familiari, gli amici, i colleghi. Chiunque abbia a cuore la giustizia e conosca il valore della vita. Arrivederci nel cielo, Vincenzo. Il viaggio ti sia lieve”.

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